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MEME: ARCHIVIO INFINITO DI CREATIVITA’

Articolo di Benedetta Mordente In un momento storico in cui il patrimonio multimediale è il più vasto mai visto, creatività e personalizzazione rappresentano l’essenza stessa dei meme, per la possibilità che danno di rielaborare i significati un numero infinito di volte. Una prima definizione Il meme è la minima unità culturale capace di replicazione nei cervelli. È,ad esempio, una moda, uno stereotipo, un'immagine, che si propaga tra le persone attraverso la copia o l'imitazione mediante disseminazione e condivisione . Questa è almeno la definizione che troviamo su Wikipedia. Il primo ad utilizzare questo termine fu Richard Dawkins nel suo libro Il gene egoista (1974), intendendolo come l’unità base dell’evoluzione umana, così come il gene è l’unità base dell’evoluzione biologica. Chiaro è che con l’avvento di internet il termine ha cambiato significato, ma l’associazione non è sbagliata: così come il gene si diffonde attravers

LA SALUTE 2.0: L’AFFIDABILITA’ PARTE DALLA COMUNICAZIONE

Articolo di Agostino D'Angelo

La salute è un aspetto della vita sociale in cui la comunicazione gioca un ruolo significativo su aspetti quali affidabilità ed efficacia. Di salute si parla ovunque: con il proprio medico, in famiglia e tra amici. Si tratta però, di un argomento che richiede conoscenze tecniche e quindi una comunicazione affidabile su questo tema risulta obbligatoria da parte del medico che ha il ruolo di coinvolgere il paziente a ricercare informazioni e approfondimenti veritieri e attendibili.

L’informazione in ambito sanitario e alcuni dati di riferimento… 

Attendibilità” e “affidabilità” sono termini chiave e rappresentano i presupposti affinché si possa affrontare il tema della salute in una prospettiva positiva. A queste si affianca un altro aspetto che sta caratterizzando i nostri tempi e che deve essere considerato di vitale importanza per comprendere le dinamiche comunicative: il cambiamento. Con l’avvento di Internet e lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, i comportamenti e le modalità comunicative stanno pian piano cambiando. Infatti, il paziente prima di recarsi dal medico di fiducia cerca informazioni attraverso il web per non trovarsi impreparato. Il web quindi rappresenta un’enorme bacino di opportunità per conoscere e approfondire questo tema. Internet e i social network sites risultano essere canali e ambienti comunicativi di maggior sviluppo rispetto ai media tradizionali, in seguito a quanto si evince da un’indagine ripresa da Lovari (2017) nel manuale  “Social media e comunicazione della salute”, svolta dal gruppo di ricerca GFK Eurisko (2016)  , secondo cui oltre 11 milioni di utenti utilizza il web per ricercare informazioni in ambito sanitario. La voce web, con riferimento a siti e social media, si posiziona al terzo posto dopo solamente al medico di famiglia e medici specialistici. Il web assume rilevanza nelle fasce di età centrali (35-44 anni), nei livelli di istruzione più alti e con problemi di salute più lievi. Tra chi naviga in Internet, il 78% ricerca informazioni relative a malattie, il 62% possibili cure, il 45%  farmaci, il 36% per cercare informazioni su medici e strutture. Una buona fetta percentuale fa riferimento a coloro che partecipano attivamente a forum e chat. Detto ciò, si comprende come Internet sia una fonte rilevante per quanto riguarda la ricerca di informazioni sull’ambito sanitario. 

Come cambia il rapporto tra medico e paziente e la sua vitale importanza

Nel processo chiamato Salute 2.0 il rapporto tra il medico e il paziente è di estrema importanza. Il paziente dinanzi ad un mare di informazioni necessita sempre più della figura del medico, vera e autorevole guida, capace di indirizzare con la propria professionalità verso l’informazione e il consiglio più pertinente. Il medico, in primis deve comprendere le dinamiche del web e cercare di essere il più vicino possibile alle esigenze del paziente. Questa comprensione è dovuta al fatto che il paziente, approdando nell’informazione presente nel web, rischierebbe un eccesso informativo che potrebbe condurlo fuori strada, necessitando dall’altra parte di un sostegno forte che lo indirizzi verso una sana informazione. Affinché avvenga ciò, serve che il medico abbracci con serenità e senza pregiudizi la scelta di informare attraverso il web, nelle forme quali piattaforme digitali e social network sites, inserendosi con la sua voce affidabile e scientifica. 

Partiamo innanzitutto dal rapporto medico-paziente sviluppato nel corso del tempo che attualmente mostra un cambiamento insito soprattutto nelle dinamiche relazionali e nelle pratiche comunicative.

Fondamentale è comprendere il passaggio secondo il quale nell’era della comunicazione digitale di massa ci si trova dinanzi ad un “modello di reciprocità” in cui il medico e il paziente interagiscono su diverse tematiche, creando una relazione dove il medico risponde alle esigenze e perplessità del paziente. Il passaggio si differenzia dal modello passato di tipo paternalistico, caratterizzato da uno stile comunicativo autoritario del medico nei confronti del paziente. Con la comunicazione digitale che trova spazio in social network sites come Facebook o Twitter, blog e piattaforme di digital health, il rapporto tra medico e paziente si fa sempre più orizzontale e paritario. Inoltre, il potenziale del paziente-utente è rafforzato sempre più grazie ad un accesso esteso a Internet, in quanto è in grado di imparare attivamente e maggiormente sulle proprie malattie o condizioni di salute, venire a conoscenza di soluzioni e trattamenti alternativi e condividere le proprie esperienze, confrontandosi su temi medici con altri pazienti da tutto il mondo (Affinito, Ricciardi, 2016, in Lovari, 2017, p. 115).

In una frase, come indicato da Meyrowitz (1985), “i social media trasformano quindi la geografia situazionale del rapporto medico-paziente, modificando la struttura di situazioni sociali che prima dello sviluppo di tali media erano codificate in specifici luoghi, contesti informativi e con precisi ruoli di autorità” .

Il ruolo fondamentale delle piattaforme di digital health nelle forme di informazione

Nel corso di una intervista, Eugenio Santoro si è espresso a favore sullo sviluppo comunicativo della salute in rete, sottolineando come i social network sites e le piattaforme di digital health non sostituiscano del tutto il rapporto tradizionale medico-paziente ma offrano vantaggi  se utilizzati con una corretta informazione, attraverso un linguaggio corretto e scientifico . Secondo quanto riportato dal documento in tema di tutela e promozione della salute del Ministero della Salute nel 2010, un “linguaggio efficace aiuta la comprensione dei messaggi istituzionali sulla salute […] e le informazioni accurate rappresentano uno strumento di alfabetizzazione in tema salute” . Il fattore fondamentale per il medico che si approccia alle nuove forme comunicative è rappresentato dal coinvolgimento del paziente attraverso un dialogo che non si limiti a semplici consigli ma vada più a fondo, dando spazio ad approfondimenti. A ciò, senza dubbio si deve affiancare un fattore non trascurabile quale la costanza nell’informare, in quanto l’ascolto nei social e nelle piattaforme assume una dimensione sempre più quotidiana. 

Le piattaforme di digital health hanno un grande seguito e coinvolgono sempre più medici e pazienti. Esse, mirano ad informare e creare un rapporto stretto tra il medico e l’utente-paziente che decide di iscriversi e partecipare attivamente. Inoltre, il medico ha la possibilità di creare un proprio spazio blog per aggiornare su determinate patologie con informazioni scientifiche. È il caso di due piattaforme che hanno riscontrato molta credibilità, quali “Paginemediche” e “Dottore, ma è vero che…?”. Le piattaforme sono legate principalmente da uno scopo comune: sensibilizzare i cittadini su temi cruciali inerenti la salute. In queste, sono riscontrabili benefici e opportunità quali: “la capacità di coinvolgere pubblici difficili da raggiungere con le tradizionali modalità di comunicazione della salute e la possibilità di aumentare grazie all’interattività di tali siti, la partecipazione dei pubblici” (Chou et al, 2013, citato da A. Lovari, 2017, p.104).

Le strutture e le funzioni di “Paginemediche” e “Dottore, ma è vero che…?”

Riprendendo i due esempi citati sopra di piattaforme digital health, è importante presentare con chiarezza la loro struttura interna e soprattutto come esse agiscono.  


Paginemediche è una piattaforma italiana di digital health che ha come obiettivo primario quello di creare una connessione tra medici e pazienti. La relazione tra le due figure è rafforzata grazie ai servizi digitali interattivi e innovativi a disposizione. 

I servizi per la salute presentano due importanti azioni, quali la facilità della relazione con i medici e dall’altra il miglioramento della salute attraverso un percorso di gestione. Questi sono principalmente: la sezione che permette di creare un libretto sanitario, inserendo i propri dati e condividendoli con il medico in qualsiasi momento; la sezione di consulto online, che permette di avere una consulenza con un esperto; infine la sezione cerca medico che permette di cercare un medico per città o specializzazione, in modo tale da prenotare una visita o chiedere un consulto diretto. 

La piattaforma presenta principalmente due funzioni sia per il paziente che per il medico tradotte in personalizzazione e visibilità. Infatti, Paginemediche fornisce a gli utenti la possibilità di registrarsi gratuitamente e accedere ad una dashboard personale, permettendo dal momento in cui ci si registra di entrare in contatto con i medici iscritti alla piattaforma e di sviluppare un percorso abitudinario di salute. Inoltre, l’utente iscritto come paziente ha la possibilità di utilizzare dei tool interattivi per avere sotto controllo i propri parametri in modo tale da restare in salute e migliorare il proprio stile di vita. Questi sono principalmente: il calcolo dell’indice di massa corporea, il calcolo di rischio cardiovascolare, lo strumento di programma per smettere di fumare e lo strumento di monitoraggio del sonno. Allo stesso modo, la piattaforma permette ai medici di avere un proprio profilo di visibilità online, mettendo a disposizione servizi gratuiti e a pagamento per migliorare e ottimizzare l’attività professionale. 

Oltre a ciò, la funzione principale per il medico iscritto a Paginemediche è quella di istaurare una sana comunicazione con il paziente rispondendo alle sue esigenze, creando in questo modo un processo funzionale e veritiero nella comunicazione in rete, grazie soprattutto ad informazioni provenienti da professionisti del settore. Inoltre, la piattaforma si presenta in modo molto ordinato a livello strutturale, consentendo di non portare il paziente ad uno stato confusionale, presentando degli archivi suddivisi in categorie di risposte date dagli esperti oppure la possibilità di cercare per parole chiave in uno spazio che rimanda al glossario medico. La funzione degli archivi è utile in quanto il paziente può ricercare la sua risposta ancor prima di contattare il medico, sfogliando nelle diverse domande collocate in ordine temporale.
                           
       

Dottore, ma è vero che…? è una piattaforma creata dalla FNOMCeO, ovvero la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, un organo statale e principale istituzione del mondo medico in Italia. Tale piattaforma nasce principalmente per ovviare alle tante forme di disinformazione in ambito sanitario che circolano in rete, rappresentando l’emblema della trasparenza e dell’affidabilità informativa costruita su basi scientificamente provate, grazie alla collaborazione di persone che lavorano da anni nella comunicazione scientifica. 

Dottore, ma è vero che…?  permette agli utenti di ricercare risposte alle tante domande su diversi argomenti e di consultare varie rubriche come “La rubrica della Mamma” il quale presenta articoli che illustrano consigli per il benessere sia fisico che mentale. Tuttavia, sono presenti diversi editoriali che mirano soprattutto a far riflettere il lettore su diverse tematiche quali alimentazione, diete, vaccini e medicinali. Inoltre, la sezione rubriche presenta numerosi spunti argomentativi su come riconoscere le notizie veritiere e non cadere nella trappola di quelle che risultano fuorvianti nella rete e sulla comprensione e l’importanza della comunicazione tra il medico e il paziente, attraverso spazi denominati rispettivamente “Salute in rete” e “Comunicazione medico-paziente”.

La credibilità in ambito sanitario nel web passa dalla comunicazione

Affermare che la rete porti disinformazione in ambito sanitario può risultare alle volte un errore, in quanto tale luogo presenta numerose aree in cui sono inserite informazioni serie e affidabili. Di certo, serve da parte del medico che decide di affidarsi alla rete una forte azione di coinvolgimento nei confronti del paziente. Ed è per questo che piattaforme come quelle sopra illustrate, rappresentano una bussola imprescindibile per orientarsi in un mare di informazioni. La notizia veritiera non sempre è riconosciuta perché è inserita nelle tante che circolano in rete oppure è oscurata dalle tante informazioni mediate da diversi utenti attraverso i social network sites.  Riconoscere l’informazione attendibile può essere un atto possibile, se consideriamo l’aspetto che non tutto quello che ci passa dinanzi a gli occhi nella quotidianità risulta degno di essere considerato utile e soprattutto se ricominciamo a dare valore alla comunicazione

Quest’ultima è l’arma fondamentale per giungere a delle sane riflessioni e necessita di supporto sia da parte dell’utente che del medico. Una seria e affidabile comunicazione passa da tre elementi imprescindibili, di cui le piattaforme di digital health sono promotrici e sui quali esse basano i loro principi: le giuste e appropriate domande che l’utente-paziente pone, l’ascolto e la risposta scientifica del medico. Tale approccio comunicativo non è semplice come il modello tradizionale in cui il paziente si recava dal medico e riceveva nell’immediato delle risposte affidabili, ma non è neanche impossibile e impercorribile, se si mettono da parte i pregiudizi che avvolgono l’utente quando si approccia al web e si considera la comunicazione digitale come un processo evolutivo che nel corso degli anni prenderà sempre più strada. Si prenda in esame la questione e soprattutto si considerino i numeri sempre più alti di medici e persone che abbracciano tali piattaforme e modo di comunicare la salute: più di 8000 medici e oltre 2,5 milioni di persone decidono di interagire con un medico. L’affidabilità passa anche da questo: avere fiducia della rete e dei suoi flussi comunicativi, considerandola come un’opportunità.



Bibliografia

Alessandro Lovari, 2017, Social media e comunicazione della salute. Profili istituzionali e pratiche digitali, Guerini Scientifica, Milano

Sara Rubinelli, Luca Camerini, Peter J. Schulz, 2010, Comunicazione e salute, Apogeo Education, Milano

Sitografia

Dottore… ma è vero che?, Comunicazione tra medico e paziente, https://dottoremaeveroche.it/comunicazione-medico-paziente/

Paginemediche, L’esperto risponde, https://www.paginemediche.it/esperto-risponde

Marina Peluso, 2017, Social media e promozione della salute: intervista a Eugenio Santoro, http://digitalhealthitalia.com/social-media-e-salute-intervista-eugenio-santoro/

Repubblica, 2018, Salute nasce il portale dei medici contro le fake news su cure e malattie, https://www.repubblica.it/salute/2018/02/16/news/salute_nasce_il_portale_dei_medici_contro_le_fake_news_su_malattie_e_cure-188990467/

Maria Teresa Bradascio per Repubblica, 2018, La salute? Per gli italiani è sempre più digital, https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/09/13/news/la_salute_per_gli_italiani_e_sempre_piu_digital-206086591/

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