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MEME: ARCHIVIO INFINITO DI CREATIVITA’

Articolo di Benedetta Mordente In un momento storico in cui il patrimonio multimediale è il più vasto mai visto, creatività e personalizzazione rappresentano l’essenza stessa dei meme, per la possibilità che danno di rielaborare i significati un numero infinito di volte. Una prima definizione Il meme è la minima unità culturale capace di replicazione nei cervelli. È,ad esempio, una moda, uno stereotipo, un'immagine, che si propaga tra le persone attraverso la copia o l'imitazione mediante disseminazione e condivisione . Questa è almeno la definizione che troviamo su Wikipedia. Il primo ad utilizzare questo termine fu Richard Dawkins nel suo libro Il gene egoista (1974), intendendolo come l’unità base dell’evoluzione umana, così come il gene è l’unità base dell’evoluzione biologica. Chiaro è che con l’avvento di internet il termine ha cambiato significato, ma l’associazione non è sbagliata: così come il gene si diffonde attravers

ANDAMENTO ED EVOLUZIONE DELLE FAKE NEWS: Fake news e satira

Articolo di Renata Makaeva 

Ogni tecnologia presenta all’umanità sempre due possibilità: prosperità o distruzione, paradiso o inferno. Più potente è la tecnologia, più velocemente è possibile arricchire i popoli della terra o distruggerli; ad esempio, le tecnologie nucleari o lo sviluppo ed il consumo di energia in relazione alla protezione dell’ambiente. Meno immediatamente evidente è ciò che sta accadendo per un’altra - storicamente ‘imparziale’ - tecnologia: Internet. Vorrei qui indagare alcuni nuovi metodi, originali, che aiutano a combattere la diffusione di fake news sul web.

Il potere del confondere
Internet è un vettore d’informazione che tende alla perfezione: è immediatamente disponibile nel tempo (subito) e nello spazio (a tutti), perciò, il potere di ‘distruzione’ è elevatissimo; in neanche 20 anni dalla diffusione di internet, l’esito delle elezioni politiche può potenzialmente essere deviato grazie alla diffusione di informazioni false, fake news, che fanno perno sull’emotività e non sulla ragione.
I ricercatori di fake news osservano che in generale la gente non riesce immediatamente a comprendere quando un articolo disponibile sul web può essere ‘fake’. Perciò, un team di ricercatori dell’università Western Ontario sta studiando i criteri per disegnare un algoritmo in grado di individuare le fake news, basandosi sui principi della satira.

Già nel 1938, Orson Welles con la sua trasmissione radiofonica « Mercury Theatre on the Air » e la messa in scena della « Guerra dei mondi » mostrò il potere che aveva l’allora nuovo medium di massa, la radio, sulle persone dimostrando quanto fosse facile ‘confondere’ il confine tra il fatto e la finzione
Con l’arrivo dei mass media, si è consolidato questo potere di persuasione. E con l’accessibilità a internet, tale potere può essere esercitato da tutti coloro i quali conoscano i meccanismi di funzionamento dei social e delle basi della psicologia umana.



Uno scherzo con risvolti profondi 

Prendiamo ad esempio il caso del «The Shed at Dulwich» di Oobah Butler, un ristorante inesistente che ha ottenuto tramite il rating il primo posto a Londra su TripAdvisor in tempi record; questo prima di essere svelato come inesistente, una bufala.
Il trucco ha dimostrato quanto siamo persuadibili: utilizzando lo strumento della satira, ha mostrato quanto siamo suscettibili e facilmente influenzabili.

Il trucco di Oobah Butler ha ingannato migliaia di persone. 
Oobah Butler, prima di diventare giornalista per Vice, scriveva false recensioni su TripAdvisor. Si è chiesto se potesse non soltanto scrivere le recensioni ma addirittura creare un ristorante falso in questo clima di disinformazione.
Grazie ad alcuni suoi amici e ad una buona comprensione del funzionamento dei social, è riuscito a creare un’attività completamente falsa e a superare, nelle classifiche, tutti i ristoranti eccellenti della metropoli più eccentrica e culinariamente ricca d’Europa; la gente, vedendo un numero estremo di recensione positive, un sito bello e coerente, piatti serviti ispirati alle emozioni, empatia, amore, conforto ecc.,  è immediatamente stata sedotta da questa novità, particolarmente dalla difficoltà di ottenere una prenotazione.  Ad ogni chiamata, Oobah rispondeva: “È già completo, forse avremmo un posto per voi fra due mesi ».

Dopo le chiamate incessanti, Butler ha deciso di aprire « The Shed » per una serata gratis. Nell’ambiente improvvisato e trasandato, la sua amica che faceva la cameriera per la prima volta serviva piatti decongelati mentre i suoi amici lodavano le pietanze ad alta voce. I clienti facevano selfie e dicevano che sarebbero tornati.


Qual è stata la reazione di TripAdvisor? 
L’azienda si è arrabbiata ma ha minimizzato l’importanza della burla dicendo che la distinzione
tra la truffa nel business reale e il business non-esistente è ciò che conta. Ma lo è davvero?
TripAdvisor ha i propri algoritmi d’identificazione delle recensioni false, ma evidentemente non funzionano sempre. Anche gli algoritmi di Facebook e Twitter sono spesso elusi e portano conseguenze molto più gravi. 

Non è l’unico scherzo pubblico che ha ottenuto un’enorme visibilità. Butler è anche riuscito ad arrivare alla settimana della moda di Parigi spacciandosi per Georgio Peviani - in realtà, un marchio di moda da discount - e a dare visibilità a questo designer (inesistente).

Satira contro fake news

Oobah Butler non è il solo a sfidare le logiche dei social: con l’evoluzione delle fake news alcune persone iniziano a rispondere al fuoco con il fuoco.
Queste persone vengono spesso definite ‘troll’, ma la verità è che sono autori di satira, non di bufale. La differenza fra la satira e le fake news, che hanno una natura ingannevole, è infatti quella di avere una chiave ironica: fare riflettere e ridere. Il motto del giornale satirico online «The Onion» è «dare conforto a chi è afflitto e affliggere chi vive nell’agio». È affascinante il fatto che possiamo trovare esempi di satira ben realizzata in ogni paese sviluppato: in Italia, ad esempio, c’è Gian Marco Saolini, «il mago delle bufale». Quando gli hanno chiesto perché lo faccia, lui ha risposto: « Metto in luce quanto è diffuso l'analfabetismo funzionale ». Ecco un altro esempio di come la Satira possa essere utilizzata come arma di difesa, politica e sociale, a tutela della società.
Infine, l’esempio statunitense è Paul Horner, ma purtroppo la sua satira è stata presa sul serio.


Si dice spesso che Donald Trump parli in maniera incoerente e menzognera. Nonostante ciò, i media continuano a riportare le sue dichiarazioni.
Nel caso di Trump, la satira avversaria è un’arma a doppio taglio, in quanto gli offre visibilità. Oggi, la satira è il solo terreno sul quale la più crudele verità possa essere svelata, srotolata davanti al pubblico. La satira mette in luce i problemi del nostro tempo. Uno di questi, secondo i ricercatori, è che la maggior parte dell’informazione non venga neanche letta per intero: i lettori a malapena prestano attenzione sufficiente a digerire i titoli di testa. 

Come ha dimostrato il caso del ristorante fake, la nostra fiducia può essere facilmente compromessa con risvolti negativi che, partendo dall’inquinare la coscienza individuale, finiscono per deviare interi corpi, ideologie e movimenti politici, sociali e culturali.

La lezione che offre la satira è che internet non è in realtà neutrale, che poteri con interessi forti e parziali esistono e che l’individuo può solo difendersi sviluppando un ragionamento critico, un desiderio vivace di conoscere la verità

Mito della caverna di Platone (Pieter Jansz Saenredam)


Bibliografia
 
Rubin, V.R., Conroy, N. J., Chen, Y. & Cornwell, S., (2016), Fake News or Truth? Using Satirical Cues to Detect Potentially Misleading News.  the Workshop on Computational Approaches to Deception Detection at the 15th Annual Conference of the North American Chapter of the Association for Computational Linguistics: Human Language Technologies

Sitografia

A. Brad Schwartz ,(30 oct 2018), Orson Welles and the Birth of Fake News

Several authors, (May 2018), Fake News vs Satire: A Dataset and Analysis

Anisa Subedar, (27 November 2018), The godfather of fake news

Jayson DeMers, (Aug 8, 2016), 59 Percent Of You Will Share This Article Without Even Reading It

Laurel Wamsley, (Sep 27, 2017), Paul Horner 

Simone Zivillica ,(22 Giu. 2018), Come si crea una fake news

Eli Rosenberg, (December 8, 2017), ‘The Shed at Dulwich’ 

Heather R Morgan, (Dec 5, 2018), Trolling Fashion Week And TripAdvisor

Oobah Butler, (Dec 6 2017), I Made My Shed the Top Rated Restaurant On TripAdvisor

(10 Apr 2017), Journey of a TripAdvisor Review 

Oobah Butler ( 11 Oct, 2017), I Bullshitted My Way to the top of Paris Fashion Week 

Amanda Meade, (Sun 27 Aug 2017), The Onion in the age of Trump 



Commenti

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