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MEME: ARCHIVIO INFINITO DI CREATIVITA’

Articolo di Benedetta Mordente In un momento storico in cui il patrimonio multimediale è il più vasto mai visto, creatività e personalizzazione rappresentano l’essenza stessa dei meme, per la possibilità che danno di rielaborare i significati un numero infinito di volte. Una prima definizione Il meme è la minima unità culturale capace di replicazione nei cervelli. È,ad esempio, una moda, uno stereotipo, un'immagine, che si propaga tra le persone attraverso la copia o l'imitazione mediante disseminazione e condivisione . Questa è almeno la definizione che troviamo su Wikipedia. Il primo ad utilizzare questo termine fu Richard Dawkins nel suo libro Il gene egoista (1974), intendendolo come l’unità base dell’evoluzione umana, così come il gene è l’unità base dell’evoluzione biologica. Chiaro è che con l’avvento di internet il termine ha cambiato significato, ma l’associazione non è sbagliata: così come il gene si diffonde attravers

NARCISISMO DA SOCIAL NETWORK

Articolo di Luigia Giglio
Cos’è il narcisismo?

Prima di iniziare è opportuno definire cosa si intende con ‘narcisismo’.
Il termine narcisismo deriva dal mito greco di Narciso che rifiutò l’amore della ninfa Eco e fu destinato a innamorarsi della sua stessa immagine.

In generale possiamo individuare alcuni tratti di fondo del narcisismo:  tendenza e atteggiamento psicologico di chi fa di sé stesso, della propria persona, delle proprie qualità fisiche e intellettuali, il centro esclusivo e preminente del proprio interesse e l’oggetto di una compiaciuta ammirazione, mentre resta più o meno indifferente agli altri, di cui ignora o disprezza il valore e le opere.
In psichiatria, il narcisismo è indicato tra i disturbi di personalità (disturbo narcisistico di personalità). Le persone affette da tale disturbo tendono a esagerare le proprie capacità e i propri talenti, sono costantemente assorbite da fantasie di successo illimitato, manifestano un bisogno quasi esibizionistico di attenzione e di ammirazione. Incapaci di riconoscere e percepire i sentimenti degli altri, tendono a sfruttare il prossimo per raggiungere i propri scopi o per poter ingrandire sé stessi.
Il narcisismo contemporaneo nasce dal bisogno di uscire dal vissuto di anonimato sociale: nella condizione ordinaria dell’esistenza si pensa di non contare nulla e di non avere valore, per cui diventa necessario creare una situazione sociale extra-ordinaria in cui le vite semplici diventano eventi speciali che vengono esibite davanti ad un pubblico di potenziali estimatori che si espande potenzialmente all’infinito; gli altri sono chiamati a confermare questa ricerca di valore e di significato personale che si teme di non avere.
Andrew Keen all’interno del libro: Vertigine digitale (Digital Vertigo) sostiene che l’egosurfing, la ricerca, l’osservazione, l’ammirazione di sé, l’esibizionismo, il web partecipativo con i blog, i social possano stimolare ampiamente lo sviluppo e la manifestazione dei propri tratti narcisistici, senza però necessariamente sfociare nel patologico. Creando prodotti autoreferenziali, autocitazioni si finisce con l’autogratificarsi. 
Secondo Richard Zwolinski una persona con forti tratti di narcisismo nel web e nei social si riconosce da alcuni indizi:
  • nei Social, Facebook, Twitter, Instagram, ecc., spesso pubblica contenuti sul suo profilo, ma raramente commenta i post altrui; 
  • appone “like” a sé o commenta se stessa;
  • spesso i suoi post ricevono molti commenti, ma lui di rado li ringrazia o commenta a sua volta; 
  • di frequente pubblica dei selfie, ma raramente sono scattati e pubblicati direttamente, in genere rappresentano pose artificiose, seduttive e in generale rappresentano il lato migliore di sé;
  • la foto del profilo viene cambiata di frequente e altrettanto spesso si chiedono feedback agli amici in merito;
  • si preferisce la quantità alla qualità;
  • si tende a manipolare le persone per i propri scopi, specie di visibilità e approvazione;
  • se non si sente di ricevere sufficienti complimenti e apprezzamenti, li chiede apertamente;
  • si vanta dei propri gusti, tendenze, scelte, acquisti, partner, casa, figli, soldi, successo, ecc.
  • i “like” che appone su pagine e post sono finalizzati a creare una buona impressione di sé sugli amici (es. cause sociali, di volontariato, brand prestigiosi, ecc.).

Ma perché si utilizzano i selfie?
Per soddisfare un bisogno di visibilità sociale in cui si cerca di mettere al centro della scena del mondo se stessi, come fossimo elementi significativi e rilevanti di uno scenario che si espande a livello planetario. La propria bacheca di Facebook, la pagina di Twitter, le foto postate su Instagram, sono occasioni mediatiche per parlare di sé e della propria storia personale che viene trasformata (tramite i selfie e con i filmati autoprodotti e presi sui social) in un palcoscenico di esibizione personale di sé in cui si afferma il valore della propria persona come se fossimo dei personaggi di successo.

Dietro questi atteggiamenti esistono necessità riferibili ad una nuova forma di narcisismo, che contengono dei bisogni di autoaffermazione e di soddisfazione personale, culto di se stessi, uscita dall’anonimato, esibizionismo e voyeurismo, partecipazione all’intimità degli altri, amplificazione di un mondo che sentiamo ristretto e incapace di darci lo spazio che meritiamo, oltre a soddisfare un bisogno di appartenenza ad una comunità che va ben oltre l’ambito ristretto delle nostre relazioni sociali.
In un lavoro pubblicato su ‘The Open Psychology Journal’ e svolto da un gruppo formato da scienziati di Swansea (Regno Unito) e dell’Università Statale di Milano, i ricercatori hanno studiato per un periodo di quatto mesi i cambiamenti di personalità in 74 soggetti di età compresa tra 18 e 34 anni, mentre in parallelo ne valutavano le modalità di uso dei social. I risultati hanno mostrato che più i soggetti usavano i social per postare immagini, più mostravano tratti narcisistici. 
Nei partecipanti con un uso problematico dei social legato ai post visivi, in quattro mesi si è osservato un incremento del 25% dei tratti narcisistici. Questo aumento ha portato molti di loro a superare il cut-off clinico per il Disturbo Narcisistico di Personalità.
Lo studio ha altresì rilevato che chi invece usa i social soprattutto per postare contenuti verbali, come su Twitter, non presenta gli stessi effetti. Tuttavia, in questo secondo gruppo, i livelli iniziali di narcisismo consentivano di prevedere un aumento di questa modalità di utilizzo dei social, nel tempo. Più erano narcisisti all’inizio, più contenuti verbali avrebbero postato in seguito.
Tutti i partecipanti allo studio, salvo uno, usavano i social. Il tempo di permanenza online era di circa 3 ore al giorno in media, escluso l’uso ai fini lavorativi. Alcuni hanno dichiarato di usare i social anche 8 ore al giorno, per scopi non professionali. Il 60% del campione usava Facebook, il 25% Instagram e il 13% Twitter o Snapchat. Più dei due terzi dei partecipanti usavano i social soprattutto per postare immagini.
Lo studio è stato condotto dal prof. Phil Reed e Nazli Bircek, Swansea University; Dr. Lisa A. Osborne, Abertawe Bro Moragannwg University Health Board; Dr.ssa Caterina Viganò e Professor Roberto Truzoli, Università degli Studi di Milano.

Come riconoscere un Narcisista tra molti profili?
Un narcisista solitamente ha la preferenza per il social ‘Facebook’, perché gli permette di espandere il suo ego smisurato nelle forme a lui più congeniali, inoltre è il sito perfetto per gli incontri e quindi con esso può giocare e far finta ogni volta di essere qualcun altro, quello che vorrebbe essere nella vita reale.
Il narcisista ostenta tutto ciò che non ha e non gli appartiene caratterialmente, altrimenti non avrebbe bisogno di trovare negli altri le conferme che desidera avere.
Inoltre può formare diversi profili, uno per ogni personaggio che intende interpretare in modo da poter interagire con diverse tipologie di vittime.
Facebook gli consente di acquisire ciò che lo gratifica ed entusiasma di più: tanti “like”, commenti favorevoli, non disdegna nemmeno Instagram, per la possibilità di postare delle sue visioni di sé, che possono essere del tutto false.
Quando il profilo è falso è stato studiato unicamente per farne un uso virtuale, quindi anche se apparentemente è disposto ad incontrarvi non lo farà mai: non può farlo perché si scoprirebbe, ma intanto vi costringerà ad avere comunque una storia anche duratura ed intensa. Il Narciso infatti riesce persino ad instaurare delle vere e proprie relazioni virtuali in quanto ama tartassare continuamente le vittime adulandole e corteggiandole prima, e poi col solo fine di tenerle tutte o tutti sotto stretto controllo.
Il narcisismo sui social è di pari livello sia per donne che per uomini, anche se la corrispondenza di genere sessuale nei social può non essere veritiera: il Narciso potrebbe infatti creare profili di personaggi femminili anche essendo di sesso maschile, e viceversa.
Molto utilizzato è anche WathsApp, il quale fornisce la possibilità di utilizzare la messaggistica all’infinito senza spendere nulla e controllando tutte le sue vittime.
Altri social come Twitter sono troppo ‘’intellettuali’’ per il narcisista in quanto all’interno di questo bisogna continuamente postare opinioni, pensieri e valutazioni dei fatti che accadono in attualità, cosa che solitamente non interessa o non è in grado di fare, perché troppo concentrato su se stesso per interessarsi a cosa succede nel mondo al di fuori del suo sé.
Egli preferisce direzionare l’attenzione unicamente verso se stesso, con delle modalità che sono sempre le solite.
Il narcisista preferisce postare le proprie foto, commentarsi da solo ed attendersi commenti o like a lui rivolti sempre positivi, un commento negativo è sufficiente per bloccarvi, quindi anche se si è già dichiarato pazzamente innamorato di voi, non complicatevi troppo la vita a cercare una giustificazione per un tale atteggiamento, perché un motivo razionale non esiste, ed il vostro commento negativo ha ferito il suo orgoglio narcisistico che non ammette critiche.
Difficilmente, se non addirittura mai, interagisce con gli altri, per altre questioni diverse dalla sua persona o da un argomento che lo riguarda, questo perché sarebbe andare fuori tema, che rimane sempre la sua persona, e fuori dalla sua conduzione dei giochi, che deve essere esclusivamente fatta per adorarlo, corteggiarlo, idolatrarlo: tutto ciò che non va in tal senso viene immediatamente bloccato o cancellato.
Una cosa che fa di continuo, in maniera eccessiva, è quello di mettere like e commenti positivi alle proprie immagini, per compiacersi di continuo, è una cosa di cui non può fare a meno. Egli posta continuamente la sua immagine da diverse angolazioni o momenti della giornata.
Vanno per la maggiore le foto davanti allo specchio in bagno in pose osé o comunque accattivanti e seducenti, così ha la motivazione di mostrarsi a petto nudo, di lui che va al lavoro o al bar sempre impeccabilmente vestito, ma sempre con un atteggiamento da esteta e molto sensuale nei movimenti.
Visto da fuori il suo profilo potrebbe sembrare la pubblicità di una beauty farm o di un negozio di abbigliamento, o la promozione di un divo.
Altro elemento che lo caratterizza è che raramente ringrazia o restituisce gli apprezzamenti positivi, come se tutto gli fosse dovuto. (Se mai dovesse farlo, anche in tale occasione c’è una mira in atto che è quella di attirare l’attenzione della vittima prescelta).
I post, i commenti e qualunque cosa scriva racconta soltanto di sé e delle sue mille doti e qualità, sulla persona, sulla sua macchina, sulla propria azienda, che sono tutti oggetti ed estensioni del suo sé grandioso, e tali pensieri sono postati in maniera ripetitiva, assillante ed ossessiva.
Accetta amici del proprio sesso soltanto se lo invidiano o lo venerano e questi non devono mai essere più belli od intelligenti di lui, non sopporta la competizione perché sa di non poterla reggere, ecco perché deve sempre primeggiare altrimenti cambia canale e blocca l’intruso: nessuno ostacolo si deve porre davanti alla sua bellezza e grandiosità che tutti devono notare senza distrazioni.
Se qualcuno si permette di criticarlo, contraddirlo o prenderlo in giro, la sua rabbia non avrà limiti né confini: il Narciso tirerà fuori tutta la cattiveria di cui è capace, fatta di pura crudeltà, e cercherà di ridicolizzare ed umiliare chi si è posto tra lui e la sua immagine di sé inondando tutte le pagine e i siti a lui accessibili per far sì che il suo disprezzo sia raccolto da più persone possibili, e potrebbe anche continuare con la diffamazione per giorni se non addirittura mesi.
Questa dualità di comportamento lo rappresenta per com’è: falso quando è complimentoso ed adorabile con la vittima da conquistare, cattivo e crudele quando mostra il suo vero io, nel suo lato oscuro, quello fatto di frustrazioni, angosce e voglia di rivalsa.

 
BIBLIOGRAFIA E FOTO
  • Di Gregorio, L. (2017). La società dei selfie. Milano: F. Angeli.

  • Keen, A. (2013). Vertigine digitale. Milano: EGEA.
  • Domenico Bumbaca, D. B. (n.d.). Il protagonismo sui social network – ricerca di visibilità a tutti i costi.
  • https://www.studiobumbaca.it/2015/07/09/il-protagonismo-sui-social-network-ricerca-di-visibilita-a-tutti-i-costi/ 
  • Candida Morvillo, C. M. (n.d.). Narcisismo da social network, quando la vanità sfiora la malattia. https://www.iodonna.it/attualita/2016/03/30/sui-social-network-diventiamo-tutti-un-po-narcisi-qualcuno-anche-patologico/?fbclid=IwAR0xNSPIb6peK8XTytU5qwnoWB7zCuBsaXSjP--DAlv-EG35iAlUxvDxCMc 
  • Irma D’Aria, I. D. (n.d.). Mi metto a dieta per un like in più, le nuove dipendenze degli adolescenti iper-connessi. da https://www.repubblica.it/salute/2017/02/04/news/_mi_metto_a_dieta_per_un_selfie_e_un_like_in_piu_le_nuove_dipendenze_degli_adolescenti_iper-connessi-157586728/?fbclid=IwAR0RF10imV6oydL9PRyLxWlojfPI0XODU9GWtxZA_lXns-vNynwc79wK7UA 
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